Indice di massa corporea materna e rischio di morte fetale, nati morti e morte infantile
L’evidenza suggerisce che l'obesità materna aumenta il rischio di morte fetale, di nati morti e di mortalità infantile; tuttavia, l'indice di massa corporea ( BMI ) ottimale per la prevenzione non è noto.
È stata condotta una revisione sistematica e una meta-analisi di studi di coorte dell’indice BMI materno e rischio di morte fetale, nati morti e morte infantile.
Sono stati inclusi studi di coorte con stime del rischio relativo aggiustato ( RR ) per morte del feto, feto nato morto, o morte infantile per almeno tre categorie di indice BMI materno.
Le principali misure di esito erano morte fetale, nati morti, e morte neonatale, perinatale e infantile.
Sono stati inclusi 38 studi con più di 10.147 morti fetali, più di 16.274 bambini nati morti, più di 4.311 morti perinatali, 11.294 morti neonatali e 4.983 morti infantili.
Il rischio relativo per ogni aumento di 5 unità di indice BMI materno per morte fetale è stato pari a 1.21 ( I2=77.6%, 7 studi ); per i nati morti, 1.24 ( I2=80%, 18 studi ); per la morte perinatale, 1.16 ( I2=93.7%, 11 studi ); per la morte neonatale, 1.15 ( I2=78.5%, 12 studi ); per la morte infantile, 1.18 ( I2=79%, 4 studi ).
Il test per la non linearità è stato significativo in tutte le analisi, ma è stato più pronunciato per la morte del feto.
Per le donne con un indice BMI di 20 ( standard di riferimento per tutti i risultati ), 25 e 30, i rischi assoluti per 10.000 gravidanze per la morte fetale sono stati, rispettivamente, 76, 82 e 102; per i nati morti, 40, 48 e 59; per la morte perinatale, 66, 73 e 86; per la morte neonatale, 20, 21 e 24; e per la morte infantile, 33, 37 e 43.
In conclusione, anche modesti incrementi dell’indice di massa corporea materna sono stati associati a un aumentato rischio di morte fetale, feto nato morto, e morte neonatale, perinatale e infantile.
Le lineeguida di gestione del peso per le donne che hanno intenzione di intraprendere una gravidanza dovrebbe prendere in considerazione questi risultati per ridurre il burden di morte fetale, nati morti e morte infantile. ( Xagena2014 )
Aune D et al, JAMA 2014; 311: 1536-1546
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